Giudizi critici sull'opera di Adriano Alloati

" (...) L'intero arco della sua opera attesta che la fedeltà al dato naturale è il suo punto di partenza, un moto di semplificazione astraente la direzione della sua fantasia e una realtà riflessa nello specchio della favola il suo punto d'arrivo".
            [ R. Salvini - 1974 - presentazione mostra personale a Torino ]


" (...) Alloati ha puntato sulla capacità di rendere viva la presenza umana ed in molti ritratti di amici pittori e artisti egli ha saputo scoprire sotto la forma somigliante la somiglianza dello spirito. (...) Nei lavori degli ultimi anni Alloati ha liberato una vena di fantasia forse a lungo trattenuta. L'effetto d'insieme è di canto librato alla gaiezza del vivere dentro la natura, ed alla felicità che trabocca come da una cornucopia".
             [ L. Carluccio - 1974 - mostra a Torino, Galleria "I Portici" ]


" (...) E' raro trovare uno scultore che sia più dentro, più compromesso all'antica, all'eterna anima plastica della scultura e della materia che la forma. Alloati è un artista in spirito, in natura, capace di infondere luce, mobilità, agitazione interiore, vento e quiete, dramma pacificato, consistenza terrena, umana voce, alla scultura".
             [ Fl. De Santi - 1989 - Retrospettiva a Torino, "Piemonte Artistico e Culturale" ]


" (...) Se un nudo femminile è raramente così classicamente magnificato (non per quanto riguarda le forme bensì la spiritualità) come nelle naiadi di Alloati, il senso della vitalità è in esso palese. (...) Ritroviamo in Alloati un realizzatore, un creatore di un'arte sculturale lirica, passionale, sensuale e spirituale di massima classe".
             [ Hans Redeker - 1966 - Mostra personale ad Amsterdam ]